2015-07-01 Dott.sa Carla Petta ha pubblicato:
Le zanzare sono Ditteri di piccole dimensioni (3-7 mm. di lunghezza), con un marcato bimorfismo sessuale: i maschi portano vistose antenne piumate (palpi), mentre le femmine anno antenne più brevi ricoperte da rari peli. I motivi che inducono l’uomo a considerare le zanzare bersaglio di lotta e causa di emergenze igienico-sanitarie sono molteplici: esse pungono l’uomo (le femmine devono effettuare periodici pasti di sangue per poter deporre le uova) provocando fastidio, possono sviluppare reazioni allergiche, sono vettori di agenti patogeni (arbovirus, filarie, plasmodi).
CICLO BIOLOGICO: Lo sviluppo delle uova è strettamente legato alla temperatura: queste, per schiudersi abbisognano di una temperatura al di sopra di 10-12° C, che diventa ottimale tra i 18 e i 25° C. Il tempo per la schiusa va da 1-2 giorni a 7-15 giorni, se le temperature sono basse. Solo le uova del genere Aedes possono resistere per mesi in ambienti non umidi. Sono compresi quattro stadi di sviluppo, uovo, larva, pupa e adulto. I primi tre stadi sono acquatici. La maggior parte delle specie depone le uova direttamente sulla superficie dell’acqua, queste si schiudono in pochi giorni dando le larve che si nutrono di particelle organiche e microrganismi presenti nell’acqua e respirano aria atmosferica, per cui possono vivere anche in acque dove l’ossigeno è carente. Dalle larve si svilupperanno le pupe ed infine gli adulti; questi ultimi poco dopo lo sfarfallamento sono già in grado di accoppiarsi dando vita ad un nuovo ciclo. La durata del ciclo è fortemente influenzata dalla temperatura dell’acqua e dalla disponibilità di cibo. Durante i mesi estivi, in particolare, il ciclo biologico si completa anche in meno di due settimane dando vita a numerose generazioni.
Il corpo dell'adulto della zanzara è diviso in tre parti:capo, torace e addome. Sul capo si nota il caratteristico apparato succhiatore formato da uno stiletto mediano che parte dal labbro superiore, scanalato e che costituisce il canale di suzione; accanto allo stiletto mediano (o proboscide) ci sono altri due stiletti derivanti dal labium e dal labrum (mascella e mandimola). Gli organi di suzione sono in relazione con l'ipofaringe, dove sono poste le ghiandole salivari le quali entrano in funzione al momento della puntura e secernono un liquido irritante, con proprietà anticoagulanti. Il sangue viene risucchiato grazie all'azione di pompaggio dell'ipofaringe, che è una struttura cava. L'apparato boccale è completato da un paio di palpi mascellari, particolarmente piumati nel maschio, e che non sono interessati alla suzione. Nel torace troviamo uno scudo protettivo che sostiene l'unico paio di ali su cui si notano le grosse caratteristiche nervature rivestite di pelo. L'addome è ricoperto di grosse scaglie nelle culicine e di rada peluria nelle anofeline. E' formato da 10 segmenti e gli ultimi 2 sono incastrati dentro l'ottavo. L'ultimo segmento porta due cerci nella femmina e l'apparato copulatore del maschio. Dall'addome escono pure i bilanceri, o ali completamente trasformate. Le zanzare sono insetti olometaboli, subiscono, cioè, una completa metamorfosi di forma e abitudini lungo i vari stadi del ciclo vitale. Si nutrono di succhi vegetali, sostanze zuccherine, sostanze organiche in decomposizione e di nettare dei fiori. Le femmine, le sole che pungono gli animali, abbisognano di un pasto di sangue per completare l'ovulazione, recuperando da mammiferi, uccelli e anfibi alcuni amminoacidi essenziali. Le zanzare volano nel crepuscolo e di notte, essendo caratterizzate da una eliotassia negativa; battono le ali in volo 2-300 volte al secondo e possono spingere l'insetto ad una velocità di 4-5 Km all'ora. In genere non si allontanano molto dal punto di emergenza, non oltre 2-6 Km. Evitano, se possibile, il vento e sciamano a raggiera dopo lo sfarfallamento. Durante il giorno si riparano dalla luce in luoghi oscuri, nelle abitazioni o sul fogliame delle piante.La maggior parte delle zanzare ha una sola generazione all'anno e nessun maschio sopravvive durante l'inverno.
Le zanzare, possono essere considerate tra i più importanti esempi di adattamento all’ambiente urbano. Hanno colonizzato i tutta una serie di siti riproduttivi messe a disposizione dall’uomo con le sue attività come vasche, fosse settiche, cisterne, vasche di depuratori, canalizzazioni a cielo aperto, tombini per l'acqua piovana, grondaie otturate, caditoie stradali, sottovasi delle piante o bidoni utilizzati per innaffiature, tutti punti in cui questi ditteri ematofagi possono evolversi indisturbati.